venerdì 14 giugno 2013

La capanna sudatoria nella Sardegna della preistoria - Sedda 'e sos carros Oliena



Ho riportato di seguito un commento pubblicato sul post Il complesso di Sedda 'e sos carros di Oliena per due motivi secondo me molto importanti: innanzitutto tramite lo studio multisciplinare (che purtroppo nella ricerca condotta in Sardegna stenta ancora a decollare) si possono inquadrare e ricostruire tanti aspetti ancora sconosciuti e molto importanti relativi alla spiritualità (e non solo) del passato, in secondo luogo (ma per questo non meno importante del primo) ho potuto constatare felicemente che tramite appunto la collaborazione tra esperti di diverse discipline (siano essi all'interno dell'ambito accademico e non) si possa dare forma e colore ad un monumento caro a gran parte dei Sardi. Mille grazie alla competenza di Mauro Atzei per il bellissimo regalo che mi riempie di una gioia immensa.


Caro Marcello, leggevo proprio oggi il tuo interessante resoconto sul sito sacro di sedda e sos carros. Mi pare che siano passati non molto più di due mesi da quando ho avuto l'occasione di seguire, proprio relativamente a questo bellissimo complesso rituale situato in territorio di Oliena, la conferenza dell'archeologa nugorese Gianfranca Salis che ne parlò con profusione di particolari. A parte il grande dispiacere nell'apprendere dei danneggiamenti subiti dalle nove protomi d'ariete, giustamente prelevate dalla sovrintendenza per meglio tutelarle e sostituire con delle coppie fedeli, l'impressione che quel tipo di vasca dotata di fornelli esterni per il riscaldamento dell'acqua (simile nella tipologia come tu hai giustamente riportato a quelle di Serra Orrios a Dorgali e di Su Romanzesu a Bitti), oltre che per le forme circolari del complesso, fanno pensare ad un impianto tipo temazcal per la creazione di un ambiente sacro del sudore. Io penso che l'impianto, chiuso a tholos, come gli studiosi suppongono fosse in origine, fosse una sofisticatissima capanna sudatoria in stile nuragico, probabilmente antesignana delle capanne sudatorie da li a venire. Il sospetto è che già in diverse tombe dei giganti i nuragici svolgessero queste tipologie rituali. Tuttavia, alla fine del bronzo, certamente, il sincretismo avvenuto con l'esorcizzazione di miriadi di nuove divinità, cioè con l'esercizio dell'animismo sempre più spinto, messo in mostra con la produzione della bronzistica sacra, ha segnato anche un balzo in avanti nella realizzazione di capanne sudatorie certamente architettonicamente molto elaborate e sofisticate. Il rituale che le sacerdotesse svolgevano in questi piccoli edifici cultuali erano simili senz'altro a quelli che si svolgono ora tra i nativi americani. Chi ha fatto esperienza dell'effetto mistico indotto da questo genere di pratiche (io lo feci sotto la saggia guida di una anziana sciamana maya)sa che lo scopo principale, oltre al rituale della purificazione spirituale e fisica tout court, è quello di avere con facilità, la trance estatica che porti con se la "visione mistica". 
Mauro Atzei



Riporto di seguito l'articolo di Riccardo Fioravanti su http://ecatemethod.blogspot.it/2012/11/cose-la-capanna-sudatoria.htmlcon un breve resoconto esplicativo :
La Capanna Sudatoria è un antico rituale che appartiene a diverse culture Native del pianeta. I bagni di vapore per scopi di purificazione e rigenerazione nascono nella notte dei tempi. In molti casi, tali pratiche erano e sono tutt’ora considerate riti spirituali, in altri casi in tempi più recenti, si sono trasformate in usanze moderne per la ricerca del benessere psicofisico, come ad esempio la sauna finlandese che tra essa stessa origine da antiche pratiche sciamaniche del nord Europa o i bagni di sudore termali praticati nella nostra terra dagli antichi Etruschi prima e dai Romani poi.
La Capanna Sudatoria che conduco nasce dalle mie esperienze vissute negli Stati Uniti con i Nativi d’America che considerano tale pratica una cerimonia spirituale di purificazione per il corpo, le emozioni, la mente e lo spirito. Ho svolto molte capanne in diverse tribù delle Americhe; ho partecipato a centinaia di Inipi della tribù dei Lakota, ho svolto la capanna dei Nez Perce, il Temascal degli Aztechi e Maya e altre capanne condotte con modalità e tradizioni diverse. La mia Capanna Sudatoria denominata dell’Arcobaleno si svolge in modo simile all’Inipi, la Capanna Sudatoria dei Lakota. La capanna è costruita con 16 rami di salice intrecciati tra loro a formare una cupola. Tale cupola rappresenta l’utero di Madre Terra. La capanna è interamente ricoperta da teli ed ha la porta rivolta a Ovest, la direzione degli Esseri di Tuono, Wakinyan in lingua Lakota. Tale apertura permette ai poteri dell’Ovest di entrare nella capanna per portare il loro benefico influsso ai partecipanti al rito. I poteri dei Wakinyan e della Sacra Direzione dell’Ovest nella Ruota di Medicina sono strettamente relazionati con me. All’interno della capanna vi è una buca dove vengono poste le pietre roventi che a loro volta vengono bagnate da me per provocare il vapore. A circa 7 metri dalla capanna vi è la buca del fuoco dove vengono surriscaldate le pietre. La terra della buca scavata dentro la capanna viene posta a formare un tumolo o altare tra la capanna e la buca del fuoco. La capanna simboleggia la Terra, l’altare la Luna e la buca del fuoco il Sole. Ogni cosa che appartiene al rito della Capanna Sudatoria ha un profondo significato. Le persone che partecipano a questa cerimonia entrano a gattoni, come i bambini, a rappresentare l’umiltà verso il Grande Spirito e il rispetto verso questo rito. Vengono poi portate all’interno della capanna le pietre roventi e viene chiusa la porta in modo da oscurare totalmente l’ambiente; si è ritornati nell’utero di Madre Terra per purificarsi e rinascere nuovamente. All’interno della capanna si canta, si prega, si condivide. Io inizio a versare l’acqua sulle pietre che incominciano a cantare, cioè a rilasciare il vapore. La temperatura sale e inizia la purificazione del sé; corpo, emozioni, mente e spirito. Il resto non si può raccontare perché l’unico modo per conoscere la Capanna Sudatoria è farla.
Le donne che sono nel loro ciclo non possono entrare nella Capanna Sudatoria, ma possono comunque partecipare alla cerimonia stando in uno spazio a loro dedicato.

Postato  da Riccardo Fioravanti

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