mercoledì 28 agosto 2013

L’IDENTITA’ DEI FENICI

immagine presa da www.lamiasardegna.it
Da shardanapopolidelmare.forumcommunity.net
 di Leonardo Melis.
L’IDENTITA’ DEI FENICI

L’identificazione di questa Cultura (di popolo non si può parlare, sarebbe come dire che gli Europei sono un popolo) da parte dei Greci, alla luce di nuove scoperte e di nuove acquisizioni storiche, risulta essere del tutto errata. I Greci identificarono i Fenici con quei marinai che essi videro scorrere per il Mediterraneo intorno al IX, VIII sec. a.C. E poiché la Cultura greca stava nascendo in quel periodo storico, anche i “Fenici” sarebbero nati nel IX sec. circa. Naturalmente ciò portava a datare in quel periodo stesso tutto ciò che i Greci attribuirono ai Fenici. Praticamente ogni cosa che greca non era. Le città del Mediterraneo, sempre secondo i Greci, nacquero in quel periodo: quelle iberiche, sarde, libiche...La porpora, le navi, le rotte... tutto nasceva improvvisamente nell’arco di poco più di un secolo. Assurdo! La storia non l’hanno scritta, purtroppo, i “Fenici”. La storia l’hanno scritta i Greci, dal loro punto di vista. I Greci uscivano allora da un Medioevo durato quattro secoli (dopo l’invasione dei Popoli del Mare) e tutto nasceva con loro, naturalmente. L’Invasione dei Popoli del Mare avvenuta alla fine del II millennio a.C. cancellò lo scenario storico e geografico allora esistente. Le città greche furono annientate (Atene fu stranamente risparmiata), Creta, Micene, Tirinto, Troja, Ugarit fecero la fine che sappiamo. Città incendiate e distrutte, gli abitanti passati a fil di spada o resi schiavi, i grandi imperi cancellati dalla Storia: Ittiti, Micenei... lo stesso Egitto perse la sua potenza e si salvò solo grazie alla mediazione dei mercenari Shardana al soldo del Faraone. Le città del Libano: Byblos, Tiro, Sidone... subirono stessa sorte e i popoli del Mare si insediarono nella terra di Canaan. Alcune citazioni dalla nuova pubblicazione di Leonardo Melis, “SHARDANA I PRINCIPI DI DAN”, ci chiariscono l’origine dei “Fenici” e conseguentemente delle “invenzioni” loro attribuite. Sir Leonard Woolley (Lo scopritore di Ur): “L’espansione marinara dei Fenici fu dovuta all’installazione degli Asiani nei territori della Fenicia stessa intorno al 1200 a.C., lo stesso periodo, quindi, dell’ultima invasione dei Popoli del Mare che ne avevano occupato i porti”. Abbiamo accennato all’opera di Gerard Herm (Die Poinizier) sui Fenici e riteniamo sia fondamentale nella loro identificazione. Vediamone insieme alcuni passi. - “I popoli del Mare furono quelli che trasformarono la costa Cananea in Fenicia” - “Dall’unione dei Popoli del Mare e i Cananei nacque la Nazione fenicia” - “Hiram (Hiram re di Tiro, n.d.A.) impiegò discendenti di quegli architetti che avevano un tempo edificato le regge micenee e i palazzi cretesi” - “Ebrei e Fenici erano popoli fratelli, entrambi provenivano dal Sinai” Tutto ciò significa che città come quelle iberiche e sarde non erano semplici “Punti d’attracco” per viaggi commerciali. Semplicemente erano città abitate già prima del 1200 a.C. e i Fenici non facevano altro che tornare nelle loro sedi del Mediterraneo Occidentale, quando i Greci li videro navigare verso Tharros, Tartesso, Lixius (In Africa), Karalis, Nora, Kornus, Bosa, Olbia, Nabui, Torres, Olbia, Alalia (Corsica)... Altro che “punti d’approdo” o scali commerciali, queste erano grandi e ricche città dei P.d.M. già dal “Bronzo Antico”! Del resto, la logica dice che sarebbero bastati Karalis e Solki a fare da “Punto d’Approdo”, mentre in Sardinia vi sono almeno 12 Grandi Città costiere “Fenicie”, con tanto di Porto, Saline e Lagune per l’Acquacoltura. Per quanto attiene le altre “invenzioni” sappiamo che alcune di esse esistevano già secoli prima del così detto “avvento” attribuito dai Greci. Vediamo: La Porpora: esisteva già ai tempi dell’Esodo. Ooliab di Dan era tintore di porpora e di scarlatto... La Vela: i Shardana usavano già la “Vela Moderna” triangolare nella battaglia del Delta (1180 a.C) L’Alfabeto: tracce dell’Alfabeto così detto “Fenicio” e della sua evoluzione le abbiamo già dal 2500 a.C. nel Sinai, e dal 1700 a.C. a Creta, in Iberia, in Francia (Glozel) e... in Sardinia. Così per altre invenzioni attribuite a epoche successive e ad altre Culture (bussola, sestante, rotte oceaniche, vite di bronzo, trapano...).

 Da: “Shardana i Principi di Dan”
 di Leonardo Melis.
 II edizione dal dicembre 2005
 Sito web http://www.shardana.org/

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