versione di Piero Marras
L'Innu de su patriottu Sardu a sos feudatarios fu stampato clandestinamente in Corsica e diffuso in Sardegna, e divenne il canto di guerra degli oppositori sardi, passando alla storia come la Marsigliese sarda. E' composto da 376 ottonari fortemente ritmati, in lingua sarda logudorese, e ricalca contenutisticamente gli schemi della letteratura civile illuministica. L' incipit è costituito da un perentorio attacco alla prepotenza dei feudatari, principali responsabili del degrado dell'isola:Procurad'e moderare, Barones, sa tirannia… (Cercate di moderare, o Baroni, la vostra tirannia…). Il canto si conclude con un vigoroso grido d'incitamento alla rivolta, suggellato da un detto popolare di lapidaria efficacia: Cando si tenet su bentu est preziosu bentulare ("quando si leva il vento, è d'uopo trebbiare").
Titolo: Su patriota sardu a sos feudatarios
Autore: Mannu Francesco Ignazio
Autore: Mannu Francesco Ignazio
Collana: Scrittori sardi/Testi e documenti
Tipologia: Monografie - saggi
Argomento: Letteratura, Lingua sarda
Lingua: sardo
Argomento: Letteratura, Lingua sarda
Lingua: sardo
Descrizione: Il libro, che nel saggio introduttivo ripercorre le vicende della "sarda rivoluzione", propone la prima edizione critica dell'inno "procurad'e moderare", seguendo l'editio princeps che, secondo la tradizione, fu pubblicata clandestinamente in Corsica.
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